In questa pagina pubblichiamo le filastrocche del Rimaiolo sul tema del Nuovo Anno - giorni e settimana
Ballata ballata dei dodici mesi
Come monete li abbiamo già spesi
Dei dodici mesi questa è la ballata
Chi non li ha visti ha perso un’annata.
Nasce col freddo e col gelo Gennaio
Fuoco scoppietta e si vuota il granaio
Mentre a Febbraio che è il mese più corto
Il sole tramonta quasi dopo che è sorto
Marzo ha in testa poco sale
E a volte ci capita il Carnevale
Ad Aprile scalda già il sole
Ed in giardino son nate le viole
Le trecce di Maggio son piene di fiori
Ed i bambini son tutti di fuori
Ecco Giugno e la scuola fa festa
Con il grano che riempie la cesta
Vola Luglio sopra il mare
E la pelle fa arrossare
Mentre Agosto già ci avverte
E non sempre si diverte
Settembre ci porta quaderni e cartella
quando tintinna la campanella
Ottobre ha piene le botti di mosto
Con le castagne da cuocere arrosto
A Novembre ballano i santi
Ed i vestiti sono tutti pesanti
Arriva Dicembre e si fanno gli auguri
Nasce Gesù e siamo tutti migliori
VOGLIO
“Voglio Gennaio col sole d’aprile” (Rodari)
Voglio Febbraio sottile sottile
Voglio per Marzo nessuna tempesta
Voglio ad Aprile che sia sempre festa
Voglio per maggio finita la scuola
Giugno a sognare sotto le lenzuola
Voglio per Luglio un bel venticello
E ad Agosto il mare sempre bello
Voglio settembre senza campanella
Voglio che ottobre sia senza cartella
Voglio novembre con giorni speciali
Voglio dicembre pieno di regali
Ho fatto il gioco dell’erba voglio
L’anno passato ora lo rivoglio
Il tempo fugge, scappa, vola via
Si ferma un attimo in fotografia
Ho messo in fila uno ad uno i mesi
Come il bucato sono tutti stesi
Qualcuno è asciutto ed altri sono bagnati
E i desideri solo spiegazzati
È di verde lunedì
Come le piume di un colibrì
Martedì si macchia di rosa
E la farfalla volando si posa
Mercoledì celeste, celeste
Il camaleonte si cambia la veste
Giovedì è tutto arancione
Sulla criniera di un vecchio leone
Venerdì è sempre più blu
Quel pappagallo che sta sul bambù
Mentre al sabato quel gallo
Ha sulla coda tre penne di giallo
Arriva domenica rossa di festa
E un gamberetto all’indietro s’arresta
La settimana, una torta già a fette
Una per una finiscono in sette
Ma lunedì apro gli occhi e la trovo!!!
Il pasticcere l’ha rifatta di nuovo.