1) Vivevo tra i binari e i treni di Bologna Con gatti, ratti e orari … ma meglio di una fogna Avevo per amici invisibili signori Una briciola per me saltava sempre fuori.
Finché all’improvviso d’estate fugge il sole Son fischi di sirene passati quei fragori Un calpestio di passi e di scarpe con le suole.
2) Da lì ho girato in tondo per strada e sotto i ponti È grande questo mondo; mare, pianura e monti Ho trovato anche una tana nella mela su una torre Vicino a una gemella tra gente che rincorre
Persone sempre chic tra dollari e miserie Ma poi dopo un’estate il sole fugge e corre Di nuovo le sirene e un mucchio di macerie.
3) È la in estremo oriente che ho avuto un’altra tana Ancora treni e orari ma metropolitana Lavoro e poco svago quello era un po' per tutti È storia di un respiro e cadon come frutti
Sirene anche stavolta ma adesso senza crolli Il sole s'è nascosto di nuovo a belli e brutti La vita è stata colta da pochi tipi folli
4) Non credo che la vita sia cambiar sempre dimora davvero una fatica dall’alba all’ultim’ora così ho preso casa tra i sorrisi dei bambini profumano di viola e mi portan formaggini
Domani è un gran bel giorno, Beslana è la città a scuola si ritorna e una festa si farà.
Non voglio più veder coprirsi ancora il sole Ti prego con il cuore, oh Dio che salvi le persone.
|